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L'odierno sistema dell'arte, almeno in Italia, è un mondo specchio di se stesso che sembra aver imboccato una via senza uscita. A partire da Duchamp, l'arte contemporanea si è a poco a poco trasformata in un grande calderone all'interno del quale tutti sono ammessi: non più regole o riferimenti; tutto è concesso, tutto è possibile pur di apparire. La forsennata ricerca della novità, il misticismo, la follia la stranezza, l'improbabilità, sono diventate sinonimo di espressione che sacrifica l'essenza stessa dell'arte sugli altari della fama e del denaro consacrati da stampa e media.